motivazionePer migliorare la nostra salute non c’è una ricetta che valga per tutti. Ce lo conferma anche la Scienza.

Un recente studio di meta-analisi pubblicato nel “Journal of American Medical Association”, infatti, ha esaminato diversi piani di perdita di peso (basso contenuto di carboidrati vs basso contenuto di grassi) e non ha trovato alcuna differenza significativa tra un programma ad un altro in termini di successo. Ciò che ha fatto la differenza è stata la motivazione di ciascun individuo a rimanere aderente suo al programma.

La questione quindi non è quale sia la dieta o l’allenamento fitness migliore in assoluto, ma quale sia il miglior programma per noi, tale da permetterci di seguirlo agevolmente e di farci riuscire a cambiare stile di vita.

Stabilire “Che tipi siamo” è uno dei fattori più importanti per decidere quale programma sia meglio per noi.

La maggior parte degli articoli su esercizio fisico o perdita di peso non si occupano affatto di aspetti psicologici come la personalità, il carattere e le priorità di ciascun individuo.

Questi sono invece i fattori che fanno maggiormente la differenza perché rappresentano le risorse specifiche a cui ciascuno di noi può attingere. Forniscono la motivazione intrinseca al cambiamento mantenendo vivi l’interesse, il valore ed il piacere di cambiare. Come dimostrano le nuove ricerche scientifiche, questo fa la differenza tra perdere peso e perdere peso riuscendo poi a mantenere il peso raggiunto.

Il vecchio ed imperfetto modo per motivarci alla perdita di peso.

Analizziamo la citazione seguente:

L’unico modo per rimanere sani è quello di mangiare ciò che non si vuole, bere ciò che non ci piace, e fare ciò che non si vorrebbe.” – Mark Twain

Probabilmente questa affermazione ci sembra corretta. Tuttavia, la ricerca scientifica ci dice che pensare in questo modo è solo dannoso.

La dichiarazione di Twain rappresenta l’approccio tradizionale alla dieta ed al fitness: per perdere peso occorre diventare tristi.

Noi stiamo a dieta. Noi ci alleniamo. Potremo anche perdere peso, ma ci trasformeremo in anime malinconiche e non riusciremo a continuare la dieta a lungo sentendoci così poco motivati, se non falliti.

Ma abbiamo lavorato con questa logica difettosa troppo tempo. Per fortuna, dalla ricerca interdisciplinare tra medicina, psicologia, e gestione della perdita di peso è emerso che questo modo di pensare è totalmente errato!

La ricerca nel campo della psicologia ed in particolare la teoria all’autodeterminazione ha dimostrato che il tipo di motivazione è più importante della quantità di motivazione quando l’obbiettivo è quello di perdere peso.

Quel è il nostro tipo di motivazione?

Scegliamo tra le risposte che seguono quella in cui ci riconosciamo di più:

STO PERDENDO PESO PERCHE’…

  • Non ho altra scelta: me la fanno fare altri
  • Mi sentirei in colpa se non la facessi
  • Raggiungere questo obbiettivo è molto importante per me
  • E’ una sfida per raggiungere il mio obiettivo; è divertente

Le 4 risposte rappresentano 4 modi diversi di regolare la nostra motivazione: esterno, introiettato, identificato, o intrinseco.

Quale tipo di motivazione abbiamo avuto?

  • Non ho altra scelta: me la fanno fare altri: regolazione esterna. Perdere peso non è completamente una nostra decisione. Lo dobbiamo fare perché spinti da ricompense o punizioni. Evitiamo di deludere il partner o il medico che ha insistito. Lo facciamo per evitare problemi.
  • Mi sentirei in colpa se non la facessi: regolazione introiettata. Il nostro motivo per perdere peso è solo parzialmente approvato da noi, ma non accettato come nostro. Anche se si è scelto di perdere peso, si sta facendo per evitare la sensazione di colpa o per aumentare l’autostima. Magari lo facciamo per ricevere complimenti.
  • Raggiungere questo obbiettivo è molto importante per me: regolazione per identificazione. Abbiamo deciso di perdere peso perché lo vogliamo noi, corrisponde ai nostri valori ed ai nostri obbiettivi personali, ma è ancora legato ad un risultato importante. Lo facciamo per sentirci belli noi.
  • E’ una sfida per raggiungere il mio obiettivo; è divertente: regolazione intrinseca. Si perde peso per essere in buona salute, perché ci piace sentirci sani. Il piacere è fine a se stesso e non ha un obiettivo esterno.

Una motivazione più autonoma presuppone che ci autoregoliamo e promuoviamo scelte ed iniziative proprie. La forma più autonoma di motivazione è la motivazione intrinseca.

Tutto il contrario di quello che afferma Mark Twain, per intenderci.

Motivazione esterna e introiettata

Twain sarebbe ancora incerto se rispondere 1 o 2: regolazione esterna o introiettata.

Ciò che regola questi due tipi di motivazioni sono ragioni esterne, come ciò che pensano gli altri o cosa vuole la società. Questi comportamenti sono percepiti come obblighi.

La Motivazione esterna funziona su richieste esterne e opera sulla contingenza del “se/allora”:

Se perdo 10 chili, allora potrò comprare quel vestito.

Questa motivazione è puramente esterna al nostro interesse a perdere peso. Si è fatto per ottenere un premio o evitare una conseguenza negativa.

Un esempio interessante di motivazione esterna è la competizione che si svolge a Dubai, dove i genitori ed i bambini vengono premiati in oro se perdono peso ed adottano uno stile di vita sano.

I singoli partecipanti ricevono un grammo d’oro per chilogrammo perso e la famiglia ottiene il doppio: due grammi di oro per ogni chilo. Questo genere di ricompense a chi non fa venire voglia di mangiare una tonnellata di biscotti per poi trasferirsi a Dubai?

Se i partecipanti stanno perdendo peso solo per il premio in oro, la loro motivazione è puramente esterna.

Nella Motivazione introiettata il cambiamento è dettato sia da forti ragioni esterne, che interne.

Il problema, tuttavia, è che queste ragioni interne sono determinate da aspetti negativi. Derivano da sentimenti di colpa o di vergogna.

Motivazione per identificazione ed intrinseca

Le risposte 3 e 4 sono invece due tipi di regolazioni interne. Ciò significa che quando ci “mettiamo in moto” lo facciamo per scelte nostre. La decisione dipende da noi.

Motivazione per identificazione è quando si ha una visione positiva del fatto di perdere peso o è un comportamento che riteniamo positivo per noi. Magari si vuole star bene per una persona cara e per avere un’aspettativa di vita più lunga e sana. La motivazione per identificazione è presente quando c’è un forte senso di importanza personale e per noi ha un importante significato.

La motivazione intrinseca è infine il prototipo dell’autodeterminazione perché il comportamento è messo in atto proprio per il piacere e l’interesse per ciò che si fa. Questo tipo di motivazione comporta il grande vantaggio di concentrarsi sul compito e produce emozioni energizzanti, come un interesse sempre maggiore, divertimento ed uno stimolo continuo.

E’ cruciale quindi trasformare la nostra motivazione da esterna ad interna, al fine di avere risultati migliori, più duraturi senza che la dieta e l’esercizio fisico ci tolgano il sorriso!

Non ce la facciamo da soli? Non dobbiamo aver paura di chiedere aiuto!

…segue…

Articoli:

http://selfdeterminationtheory.org/SDT/documents/1996_WilliamsGrowFreeRyanDeci.pdf

http://jama.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=1900510

http://psycnet.apa.org/journals/cap/49/1/14/

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17138613

http://download.springer.com/static/pdf/264/art%253A10.1186%252F1479-5868-9-22.pdf?originUrl=http%3A%2F%2Fijbnpa.biomedcentral.com%2Farticle%2F10.1186%2F1479-5868-9-22&token2=exp=1458653390~acl=%2Fstatic%2Fpdf%2F264%2Fart%25253A10.1186%25252F1479-5868-9-22.pdf*~hmac=5dc9d2a206b8fe255af0a5777e2abfbdfc35ca88bc175972b623f11261efce91

http://sdtheory.s3.amazonaws.com/SDT/documents/2011_SilvaEtAl_MSSE.pdf

http://www.coachingaziendale.it/amministrazione/images/uploaded/20130327102228617_Teoria%20della%20AUTODETERMINAZIONE.pdf

http://www.lauraleone.it/teoria-della-autorealizzazione

PERDERE PESO: la nostra motivazione di che tipo è?
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