IstrioneIn alcuni lavori come la pubblicità, la televisione, la moda, e il teatro, ci sono particolari qualità personali che permettono di essere notati. Le persone con queste caratteristiche vengono talvolta additate come disinibite, emotive, tragiche e spesso sono abili ad attirare l’attenzione. La maggior parte di loro sembrano felici, produttive e di successo: ma non è tutto oro quel che riluce.

Alcuni possono essere affetti da disturbo istrionico di personalità!

Molte persone affette da tale disturbo sono ad alto funzionamento, riescono cioè molto bene nel lavoro, nelle relazioni, ecc… Tendono però ad un eccesso di drammatizzazione rispetto a tutti gli aspetti della loro vita ricercando costantemente attenzione e consensi da parte degli altri e mostrando esageratamente le proprie emozioni. Per tali motivi, se da una parte questo tipo di comportamento garantisce di essere notati, a lungo termine può compromettere le relazioni con gli altri e portare alla depressione.

Cosa ci dice la psicologia

La parola personalità descrive schemi profondamente radicati di comportamento ed il modo in cui gli individui si percepiscono, si relazionano, e pensano a se stessi e al loro mondo. Tali tratti sono le caratteristiche più evidenti della nostra personalità e non sono necessariamente patologici, anche se alcuni stili possono causare talvolta problemi interpersonali.

I disturbi di personalità, invece, sono caratterizzati da modalità di funzionamento rigide, poco flessibili e poco adattabili alle situazioni. Tutto ciò causa una compromissione del funzionamento generale della persona ed un disagio interiore.

Gli individui con disturbo di personalità istrionico mostrano un’intensa emotività esternata con modalità teatrali, costanti tentativi di ottenere attenzione, approvazione e sostegno dagli altri, mediante comportamenti celatamente o apertamente seduttivi. Oltre allo stile interpersonale drammatico e inappropriatamente seduttivo, caratterizzano questo disturbo l’impressionabilità, la tendenza alla somatizzazione e la ricerca della novità.

Schematizzando, Oldham e Morris (2000) hanno individuate ben 7 caratteristiche distintive che hanno definito “DRAMMATICHE”.

Una persona che rivela una forte tendenza drammatica mostrerà un maggior numero di questi comportamenti ed anche in modo più intenso, rispetto a chi non ha questo stile”.

  1. Sentimenti. Uomini e donne caratterizzati da modalità drammatiche, vivono in un mondo totalmente dominato dalle emozioni. Sono guidati dalle sensazioni, sono espansivi sia verbalmente che fisicamente anche senza una reale intimità emotiva con la persona che hanno di fronte. Reagiscono agli eventi mostrando apertamente le loro emozioni e possono passare velocemente da un umore ad un altro.
  2. Colore. Vivono ogni esperienza di vita in modo intenso e molto espansivo. Hanno una fervida immaginazione, raccontano storie divertenti, sono attratti dal romanticismo e dal melodramma. La loro espressione emotiva è spesso superficiale e muta rapidamente. Il loro modo di parlare è eccessivamente impressionistico, ma spesso privo di dettagli.
  3. Spontaneità. Gli individui caratterizzati dalla vena drammatica sono particolarmente vivaci e divertenti. La loro gioia di vivere li porta ad agire d’impulso e ad approfittare del momento.
  4. Attenzione. Adorano essere guardati e notati. Sono spesso al centro dell’attenzione (spesso esagerando), e ricercano strenuamente le occasioni in cui tutti gli occhi sono su di loro.
  5. Complimenti e lodi sono come acqua e cibo per le persone con uno stile drammatico: ne hanno bisogno per andare avanti. Possono essere soggetti brillanti e teatrali ed inizialmente affascinano le nuove conoscenze per il loro entusiasmo, apertura o civetteria. Assumono spesso il ruolo di “anima della festa”.
  6. Aspetto. Essi prestano molta attenzione alla cura del loro aspetto: adorano vestiti, curano il loro stile e seguono moltissimo la moda.
  7. Attrazione sessuale. Sia in apparenza che nei comportamenti effettivi, i drammatici godono della loro sessualità. Sono seduttivi, coinvolgenti, affascinanti tentatori e tentatrici. La seduttività sessuale, a volte sottile e a volte maggiormente esplicita, viene messa in atto anche in situazioni inappropriate, come in ambiti sociali e professionali, al di là di ciò che è adeguato per il contesto.

Per quale motivo allora questo tipo di personalità è finito nei manuali di psichiatria? Chi soffre di questo disturbo non sembra avere qualità della vita peggiore rispetto a chi non ne soffre, né una vita sociale compromessa. Talvolta è vero proprio il contrario: il disturbo istrionico di personalità è associato spesso ad uno status socioeconomico elevato. Pensiamo ad attori, politici, personaggi televisivi, giornalisti,… I cambiamenti culturali, oggi, sembrano anzi incoraggiarci a pensare a questo tipo di personalità come ad un dono, una risorsa da sfruttare, una qualità da lodare: è stupefacente ed affascinante interagire con chi ha la capacità di esaltare tutto attraverso esagerazioni emotive. Possono riuscire molto bene in lavori che richiedano immaginazione e creatività, ma probabilmente hanno difficoltà con le attività che richiedono il pensiero logico o analitico.

Eppure, nonostante questi fattori anche positivi e poco stabili, siamo ancora interessati a questo disturbo che ha origini “antiche”: è quello maggiormente studiato da Freud, padre della psicologia!

Quindi tale disturbo rende le persone re e regine del melodramma, le rende capaci di animare feste che non partono ed intrattenere con le migliori battute i colleghi durante le riunioni. Aggiungono sempre un tocco di colore in una scena in bianco e nero!

Ma la loro insaziabile fame di attenzioni ed applausi può alla lunga apparire come se si fossero bloccati in una fase precoce dello sviluppo emotivo. Se non riescono a tenere sotto controllo il bisogno di adrenalina e di approvazione, rischiano di trasformarsi in caricature.

Le origini: il dramma del bambino.

Quanto intensamente riusciamo a cogliere le nostre emozioni, è un aspetto in gran parte biologico, sostiene Drew Westen, professore di Psichiatria e psicologi alla Emory University di Atlanta. Quindi gli istrioni possono essere emotivamente espressivi di natura ed avere un temperamento caratterizzato da ipersensibilità e dalla ricerca estrema di gratificazioni esterne.

Ma è probabile che ci sia stata una combinazione tra geni e ambiente familiare che abbia favorito l’insorgere di questa modalità di relazione e quindi la struttura di personalità.

Genitori negligenti possono generare figli istrioni? Westen sostiene che ci siano prove che genitori eccessivamente attenti alle proprie emozioni e non a quelle dei figli, possano crescere figli con un attaccamento insicuro. Questi bambini dovranno, comprensibilmente, agitarsi e drammatizzare per attirare l’attenzione su di loro e sui loro bisogni, imparando che questo è l’unico modo per essere accuditi.

Alcune di queste persone sono state apprezzate dalle figure di attaccamento primario, per la loro bellezza o per le loro doti di intrattenitori, piuttosto che per il loro modo di essere. Hanno quindi imparato che per soddisfare i propri bisogni affettivi occorre usare l’aspetto fisico e la seduttività.

Altre ancora hanno ricevuto attenzioni solo quando ammalati per cui hanno imparato a cercare accudimento solo con le lamentele fisiche.

Il costo: una brutta rappresentazione

Comportarsi da divi può essere molto costoso. Essere sempre sopra un palcoscenico può fare sentire vivi, ma potrebbe allo stesso tempo costare in termini di salute, sia fisica che relazionale.

Le battute divertenti possono essere vissute dal nostro corpo come episodi di stress acuto che ci lasciano pieni di adrenalina e cortisolo, accelerano la frequenza cardiaca e bloccano la digestione. La psicologa clinica newyorkese Ellen McGrath sostiene che tenere costantemente questi comportamenti può innescare una reazione di fuga o di competizione nelle persone che interagiscono con un istrione. Ciò può significare che chi ha rappresentato per diverso tempo il pubblico di tali persone, tenderà alla lunga ad infastidirsi ed a evitarle.

E’ piacevole poter scaricare le nostre emozioni su qualcun altro – afferma McGrath – Per qualche momento ci si può sentire davvero meglio, avendo avuto un’esplosione emotiva. Ma come si sentono gli altri? Destabilizzati! Proprio come dopo un’esplosione. Non è di certo un modo efficace per ottenere attenzione rispetto ai propri bisogni; né tantomeno per rafforzare le relazioni. Se le persone emotivamente molto attive possono essere coinvolgenti, allo stesso tempo sfiniscono chi hanno di fronte.

La tolleranza verso questo tipo di persone finisce. Un po’ come per Pierino che gridava “Al lupo! Al lupo!”, dopo un po’ diventa difficile prenderle sul serio.

Trattamento.

Generalmente i pazienti con disturbo narcisistico di personalità si rivolgono ad un terapeuta per la rottura di una relazione sentimentale. Raramente lo fanno perché percepiscono un disagio.

La psicoterapia individuale è basilare per il trattamento di questo disturbo. In un contesto terapeutico il soggetto può capire le fonti delle proprie sofferenze e riconoscere i propri comportamenti disadattivi.

Obbiettivo centrale della terapia è quello di individuare e modificare degli schemi disfunzionali che la persona mette in atto sia rispetto alle convinzioni che ha su sé stessa (credenza di essere imperfetta, di dover essere sempre accettata, adeguata e gradevole) e soprattutto nelle relazioni con gli altri.

Colorato, melodrammatico, seduttivo: il Disturbo istrionico.

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